Vocali anteriori arrotondate in piemontese: mi turbano le vocali turbate

Le vocali anteriori arrotondate (le piemontesi e francesi U ed EU) un tempo venivano chiamate vocali turbate. Esse rendono tanto diversi, disTURBATI alle orecchie latino-italiche gli idiomi a nord degli Appennini.

La EU e la U pedemontane sono degli intrusi barbarici? Questi suoni sono delle spie direzionali utilissime per orientarsi tra le ipotesi di influenze esterne sulle lingue padano-liguri.

Ma da dove provengono? Partiamo dall’impostazione occamista di non supporre l’esistenza di popoli “alieni” non documentati (i famosi mediterranei che sanano qualunque ferita linguistica). Esaminando dunque  i dati oggettivi registriamo i seguenti fatti.

Vocali anteriori arrotondate: dove non cercarle

Quasi tutte le lingue romanze in Iberia, Romania e nella penisola italiana non conoscono tali suoni. Anche in Piemonte vi sono sacche di resistenza sulle montagne e in paesi monferrini o langaroli. Questi suoni sono con altissima probabilità di importazione. Il latino non li conosceva se non come prestiti. La loro presenza in idiomi neolatini come il francese e i dialetti del Nord Ovest italiano va dunque spiegata.

Gli Slavi, che per moltissimi indizi archeologici potrebbero essere implicati nella preistoria padana, allo stesso modo non utilizzano normalmente questi suoni. Idem per i cugini baltici.

Stesso discorso per le lingue semitiche (arabo, ebraico) che tante tracce hanno lasciato nella penisola italiana e nelle isole.

Vocali anteriori arrotondate: dove cercarle senza trovarle

Al greco antico è sempre stato attribuito il suono della U francese, ma doveva, se vero, essere così poco radicato da essere sparito in greco moderno.

Il celtico è da sempre l’indiziato principale per l’introduzione di tali suoni. Questo avviene sulla base delle evidentissime somiglianze-identità col francese dei dialetti padani. Ma il quadro vocalico gaelico moderno non rivela i tipici suoni turbati. Neppure la Galizia, terra celtissima per gli archeologici, li condivide con i gallo-italici.

Per completezza neppure il basco “si turba” con queste vocali.

Vocali anteriori arrotondate: dove cercarle

Agli investigatori che rifiutano gli X-files rimangono solo tre colpevoli.

Il primo è indubbiamente il germanico, l’unica famiglia indoeuropea dove le dieresi sono di casa (umlaut tedesco). A mio avviso questo non può essere considerato un accidente della storia, ma va spiegato in termini etnosociali. Non lontano dalla realtà potrebbe essere supporre che i vicini preistorici dei Germanici, cioè gli Uralici (Estoni, Finnici, soprattutto Ungheresi) abbiano avuto un ruolo in questa storia.

Le lingue uraliche sono infatti portatrici di tali suoni dove rivestono un ruolo importante nell’ambito dell’armonia vocalica. I contatti preistorici sono sicuri con i Germanici a partire da considerazioni linguistiche. Potrebbero essere stati loro i suggeritori di tali suoni non tipicamente indoeuropei. Il fatto che oggi gli Slavi sovente si frappongano tra Germanici ed Uralici non deve far dimenticare che la culla slava è nel sud europeo balcanico, non nell’attuale Russia.

Ancora più immersi in Asia vivono i popoli di etnia turca (in senso lato) anch’essi normali utilizzatori delle vocali turbate.

Osservate i pallini viola sulla seguente cartina (rappresentano le lingue con due vocali turbate, in inglese front rounded vowels).

Un’onda da oriente ad occidente con successivo riflusso?

Il quadro a grandi linee potrebbe essere il seguente: nella notte dei tempi (o all’alba se si preferisce) una forte influenza uralica o altaica (più probabilmente ungherese) ha spinto i Germanici ad introdurre i suoni alieni.

Diventati patrimonio comune dei Germanici, sono stati introdotti nel celtico nord della Francia, durante la prima ondata agricola. In tutta la zona d’oil, infatti, la rivoluzione neolitica proveniva dall’attuale Germania.

In epoche  successive galli (cioè celti) del nord francese hanno poi diffuso questa eredità per me germanica alle zone da loro influenzate, in primis la Pianura Padana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.